Garofano CHIODI e POLVERE

Spezia usatissima e molto amata sin dai tempi antichi. I chiodi di garofano derivano dalla Eugenia Caryophillata, un albero sempreverde, alto sino a 15 metri, originario delle Molucche (Indonesia) e coltivato in molte aree tropicali tra cui lo Zanzibar, piccola isola dell'Oceano Indiano che, attualmente, ne è la maggior produttrice mondiale. I fiori di questa pianta vengono raccolti ancora in boccio e, una volta essiccati, assumono una colorazione rosso scuro e diventano, nell'aspetto, molto simili ai chiodi. Diffusissimi in tutto l'Oriente, erano usati come ingrediente dei profumi e principio medicamentoso già nella Cina di 2200 anni fa. Anche gli antichi romani, e più precisamente i patrizi, usavano questa spezia per le sue proprietà antisettiche. In Europa i chiodi di garofano arrivarono tramite la via dell'incenso e, nel medioevo, erano considerati bene di assoluto lusso. Nel 1500 iniziarono a essere importati direttamente dagli europei, grazie ai portoghesi di ritorno da Timor Est e gli olandesi, che ne scoprirono un'ottima fonte nell'isola di Zanzibar e alle Maldive: come già per la Cannella, ne divennero i principali importatori. Gli olandesi e i belgi ne ricavarono successivamente l'olio essenziale che divenne un componente molto amato dalla cosmesi. In cucina i chiodi di garofano hanno un posto di primissimo piano negli arrosti, negli stracotti e negli stufati, in alcuni brodi come quelli di pollo o gallina e in formaggi stagionati. Sono molto utilizzati anche nei dolci e nella frutta cotta, per aromatizzare il famoso vin brulè, e nelle conserve. Sono infine usati per aromatizzare tè, tisane e infusi. In fitoterapia, ancora oggi, sono utilizzati come antisettici e anti-dolorifici dentali. Una curiosità: se avete mal di denti, provate a mettere nel dente dolorante un chiodo di garofano. Ne trarrete sicuramente giovamento!